Chi siamo

Lo scopo dell’Associazione, organizzazione datoriale senza fini di lucro, e’ quello di aggregare e rappresentare le imprese che eseguono lavorazioni conto terzi in qualsiasi settore merceologico operanti. Si intende, con questa iniziativa, realizzare il progresso e l’affermazione del settore façonista in coordinamento e collaborazione con tutte le forze del lavoro, favorendone lo sviluppo.

In data 27 maggio 2013 in Roma e’ stato sottoscritto, ad iniziativa dell’Associazione LAIF con l’ANPIT (Associazione Nazionale Piccola Industria e Terziario), con CISAL, CISAL TERZIARIO e FAILTS CISAL, il primo Contratto Collettivo Nazionale Unico di Lavoro per i dipendenti da aziende esercenti lavorazioni conto terzi, in vigore dal 01.06.2013.

Nella sua stesura si e’ tenuto conto della specificita’ di una categoria ad elevato rischio di sopravvivenza ed, in particolare, dell’esigenza di garantire la tutela dei lavoratori dipendenti, in attuazione di meccanismi a garanzia della effettivita’ della retribuzione e della obbligatorieta’ dell’integrale applicazione della normativa contrattuale.

Non e’ stato sufficiente un ventennio per consentire al sistema facon di esprimere tutta la sua potenzialita’ in ordine a capacita’ di creare, mantenere ed incrementare posti di lavoro, e la sua determinazione nel confermare il proprio ruolo, importante e vitale, quale componente attiva e strategica della media e piccola imprenditoria operante nell’intero sistema economico, ancora oggi utilizzata e sfruttata dalla grossa imprenditoria della produzione e della distribuzione a cui viene attribuito, forse impropriamente, il ruolo trainante dell’economia italiana.

Ancora oggi, come fossero operatori sconosciuti al sistema, i faconisti non hanno recuperato alcuna precisa identita’. Non sono riconducibili a nessuna delle categorie richiamate dai vigenti Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro ed hanno a disposizione strumenti contrattuali pensati ed attuati per i settori della produzione diretta, a dir poco penalizzanti considerata la loro posizione di anello debole del rapporto commerciale con i loro committenti, costretti pertanto ad applicare al rapporto di lavoro intrattenuto con i propri collaboratori normative inadeguate, spesso sproporzionate, essendo legati ad un regime economico aziendale caratterizzato da estrema instabilita’. Tutto cio’ puo’ sintetizzarsi con una sola espressione: mancanza di potere contrattuale.

Il rischio che il mondo del contoterzismo corre e’ quello di diventare economia sommersa, certamente non per scelta e convinzione. Il problema vero ed unico per i faconisti, che discende dalla mancanza di potere contrattuale, e’ l’imposizione, da parte dei committenti, del prezzo di trasformazione della “commessa” che non consente una corretta programmazione aziendale ed addirittura li spinge alle diverse forme di irregolarità cui gli imprenditori ricorrono per ridurre di conseguenza il loro costo del lavoro.

Ne consegue che non e’ sentita l’esigenza, da parte del sistema facon di riferirsi ad un semplice contratto di lavoro ma bensi ad un contratto per il lavoro che possa, unitamente ad altre iniziative, ridare piena dignita’ agli operatori di tutti i settori, imprenditori e lavoratori compresi.

Non puo’ piu’ essere sottinteso in alcun modo l’importante ruolo rivestito dalla categoria stessa, non solo in funzione del mantenimento e della possibile crescita dei livelli occupazionali, ma in considerazione della potenzialita’ delle risorse attive e creative presenti nel sistema produttivo, pronte ad un salto di qualita’ da troppo tempo atteso.

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro disciplina in maniera unitaria, per tutto il territorio nazionale, i rapporti di lavoro sotto qualsiasi forma posti in essere tra le aziende esercenti lavorazioni conto terzi a facon, in regime di subfornitura, ed il relativo personale dipendente.

Le disposizioni in esso contenute caratterizzano i settori inizialmente individuati:

– Tessile, abbigliamento, calzaturiero;

– Metalmeccanici;

– Oreficeria;

– Autotrasportatori.

La disciplina verra’ successivamente estesa a tutte quelle aziende operanti esclusivamente o prevalentemente in regime di subfornitura nei settori che saranno individuati da una Commissione all’uopo costituita tra le parti contraenti.

Presidente: Carmine Traversa

Segretario Generale: Filomena Allegretti